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Incontro pubblico sulla problematica degli storni. Palazzo di Città. Venerdì 1° aprile. Relazionerà l'assessore regionale alla Risorse agroalimentari, Dario Stefàno.

mer 30 mar, 2011

Incontro pubblico sulla problematica degli storni. Palazzo di Città. Venerdì 1° aprile. Relazionerà l’assessore regionale alla Risorse agroalimentari, Dario Stefàno.
“Emergenza storni: problematiche e proposte di soluzioni” è l’incontro pubblico che si terrà nella sala di rappresentanza del Palazzo municipale, a Fasano, nella giornata di venerdì 1° aprile alle ore 17.30. Organizzato dai circoli “Nuova Italia” di Fasano e Monopoli col patrocinio del Comune di Fasano, l’appuntamento, coordinato dal vicesindaco fasanese Antonio Scianaro, vedrà relazionare Dario Stefàno, assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, e il sindaco Lello Di Bari. All’incontro sono stati invitati i consiglieri regionali eletti nel Brindisino e nel Barese, i presidenti delle Province di Bari e di Brindisi, le associazioni di categoria.
«La questione degli storni diventata ormai vera e propria emergenza – afferma il vicesindaco Scianaro, che da oltre un mese sta occupandosi della vicenda con incontri mirati – sta creando gravi problemi agli agricoltori dei nostri territori, a causa dei danni che questa specie di volatili ha causato e sta causando alle coltivazioni di olivo, soprattutto, ma anche a quelle prettamente orticole. Una situazione – sottolinea Scianaro – che si ripete da qualche anno, in occasione delle migrazioni che spingono milioni di storni a lasciare il Nord Europa ad ottobre per far rientro in quel lembo di terra nel marzo successivo. I nostri agricoltori ne hanno fin sulla testa di questa situazione, ed a giusta ragione. E’ necessario, quindi – sottolinea Scianaro – ricercare una soluzione urgente e permanente». All’assessore Stefàno i circoli “Nuova Italia” hanno fatto pervenire, nei giorni scorsi, un’articolata lettera che illustra la problematica degli storni: “Quest’anno la presenza degli storni nei nostri territori rurali è diventata così numerosa – si legge nella missiva – da potersi considerare una vera e propria emergenza, quasi a livello di calamità”.

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