𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟭𝟴 𝗲 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗶𝗹 𝟭𝟵 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶 𝗮𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼𝘀𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶
L’amministrazione comunale e le parrocchie di Fasano chiamano a raccolta la comunità per la colletta alimentare.
Sarà possibile donare generi alimentari sabato 18 marzo in tutti i supermercati del territorio fasanese aderenti all'iniziativa, e domenica 19 marzo in tutte le Parrocchie della Città.
I prodotti indicati sono quelli a lunga conservazione.
𝗣𝗮𝘀𝘁𝗮, 𝗿𝗶𝘀𝗼, 𝗳𝗮𝗿𝗶𝗻𝗮, 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗼, 𝗹𝗲𝗴𝘂𝗺𝗶 𝗶𝗻 𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼𝗹𝗮, 𝘁𝗼𝗻𝗻𝗼 𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼𝗹𝗮, 𝗽𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝗺𝗼𝗱𝗼𝗿𝗼, 𝗼𝗹𝗶𝗼, 𝗮𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹'𝗶𝗻𝗳𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗼𝗺𝗼𝗴𝗲𝗻𝗲𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶 𝗼 𝗹𝗮𝘁𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗹𝘃𝗲𝗿𝗲. 𝗡𝗼 𝗰𝗶𝗯𝗶 𝗳𝗿𝗲𝘀𝗰𝗵𝗶, 𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮, 𝘃𝗲𝗿𝗱𝘂𝗿𝗮 𝗼 𝗽𝗲𝘀𝗰𝗲.
«La Colletta alimentare è un gesto di altruismo e generosità - dice il 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗭𝗮𝗰𝗰𝗮𝗿𝗶𝗮 -. Partecipare a questa iniziativa significa contrastare l’indifferenza e favorire la condivisione, facendo un gesto concreto a cui tutti siamo invitati. La colletta, per altro, si svolge in un weekend speciale che è quello della festa del papà. I genitori si prendono cura e donare parte di quello che si ha a chi non ha i mezzi per vivere significa, appunto, prendersi cura, occuparsi e preoccuparsi, proprio come fa un buon padre di famiglia»
Le dispense alimentari della Città di Fasano garantiscono un supporto mensile a circa 400 famiglie del territorio comunale. Più di mille persone che, grazie al contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Caritas diocesana, delle Parrocchie e del Comune di Fasano, possono far fronte alle difficoltà economiche e sociali che sono chiamati ad attraversare.
«In un momento di forte crisi economica, come quello che stiamo vivendo, le richieste di aiuto e sostegno aumentano giorno dopo giorno. È per questa ragione che abbiamo ritenuto necessario fare appello alla sensibilità di tutti i cittadini fasanesi - dichiara il 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗗𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗻𝗼, 𝗱𝗲𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗖𝗼𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲 - affinché si possa far fronte all’emergenza che il Paese sta attraversando. La rete della solidarietà, costruita in questi anni fra Istituzione comunale, Parrocchie e tante associazioni di volontariato, ci ha consentito di riscoprirci “comunità solidale”: la risposta migliore alla cultura della indifferenza. Oggi, più che mai, ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte».