Luca ha 37 anni: ai domiciliari da un paio di anni dopo averne passati quattro in carcere, vive da sua sorella Sandra. Gliene rimangono altri due di condanna. Un giorno arriva Giulia, la sorella maggiore, avvocatessa, che comunica al fratello di aver scoperto, casualmente, che la donna investita sei anni prima era affetta da un melanoma in fase acutissima: avrebbe avuto non più di tre mesi di vita. Oltre ad alleggerire, sia pur retrospettivamente, il senso di colpa per il tale misfatto, Giulia, facendo anche leva sul cambio percettivo dell’opinione pubblica al riguardo, sostiene di poter usare questa novità a livello processuale: punta ad uno sconto di pena. Che puntuale arriva. La sostanza non cambia però: il giorno della sentenza di assoluzione, un amarissimo e violento confronto tra Giulia e il fratello, segnerà brutalmente quella data. Giulia non concorda con quella strana, strisciante felicità. La sera, le due sorelle si ritrovano sfatte a parlare. Ma Sandra, la sorella minore, scopre, sconvolta, che Giulia, quel dettaglio, lo conosceva, forse, da molto più tempo.