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Voto cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio o missioni internazionali

Cittadini italiani temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionaliAi sensi del Decreto-legge 11 aprile 2011, n. 37, le tipologie di elettori temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali ammesse al voto per corrispondenza, previa apposita dichiarazione, sono le seguenti:

  • Appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente all’estero in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali.
  • Dipendenti di Amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente all’estero per motivi di servizio, qualora la durata prevista della loro permanenza all'estero, secondo quanto attestato dall'Amministrazione di appartenenza, sia superiore a tre mesi, nonché, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi.
  • Professori e ricercatori universitari, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, titolari di incarichi e contratti ai sensi dell’articolo 1, commi 12 e 14, della legge 4 novembre 2005, n. 230, e di cui alla legge 30 dicembre 2010, n. 240, che si trovano in servizio presso istituti universitari e di ricerca all’estero per una durata complessiva di almeno sei mesi e che, alla data del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi, si trovano all'estero da almeno tre mesi, nonché, qualora non iscritti nelle anagrafi dei cittadini italiani all'estero, i loro familiari conviventi.

La procedura da seguire dipende dalla categoria di appartenenza:

  • I militari e i dipendenti pubblici dovranno trasmettere una dichiarazione al comando o amministrazione di appartenenza, entro l’8 maggio. I familiari conviventi dei dipendenti pubblici, qualora non iscritti all’AIRE, dovranno presentare anche la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in ordine allo stato di familiare convivente.
  • I professori universitari dovranno far pervenire la dichiarazione, entro l’8 maggio, direttamente all’Ambasciata/Consolato di riferimento, unitamente alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti il servizio presso istituti universitari e di ricerca per una durata complessiva di sei mesi e la presenza all’estero da almeno tre mesi alla data del 4 aprile 2011. I familiari conviventi dovranno presentare anche la dichiarazione sostitutiva relativa allo stato di familiare convivente, qualora non iscritti all’AIRE.


I cittadini temporaneamente all’estero esprimono il voto per corrispondenza anche negli Stati con i quali il Governo italiano non ha potuto concludere apposite intese e negli Stati con intese ma la cui situazione politica o sociale non consente l’esercizio del diritto del voto. Pertanto, nel caso in cui tali elettori non presentassero l’apposita dichiarazione nei termini previsti e decidessero di tornare in Italia per votare, non avrebbero diritto al rimborso del 75% del costo del biglietto.


I cittadini italiani che si trovino temporaneamente all’estero e non appartengano alle tre categorie sopraindicate potranno votare per i referendum solamente recandosi in Italia presso le sezioni istituite nel proprio Comune di iscrizione nelle liste elettorali.


Concluse le operazioni, le schede votate dai cittadini temporaneamente all’estero saranno convogliate in Italia, dove avrà luogo lo scrutinio, congiuntamente a quelle dei residenti all'estero, a cura dell’Ufficio Centrale per la Circoscrizione Estero istituito presso la Corte di Appello di Roma.


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