COME SI CALCOLA
Per il calcolo IMU è necessario essere a conoscenza:
► della rendita dell’immobile per il quale si deve pagare l’imposta,
► della categoria catastale dell’immobile per il quale si deve pagare l’imposta;
► dell’aliquota fissata dal proprio Comune;
► delle esenzioni, detrazioni (o agevolazioni varie) previste dal proprio Comune.
Il calcolo IMU si ottiene moltiplicando la base imponibile per l’aliquota stabilita dal proprio Comune.
La BASE IMPONIBILE è costituita:
► per i fabbricati, dalla rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente definito moltiplicatore (vedi paragrafo Moltiplicatore);
Rendita catastale x 1,05 (maggiorazione del 5%) x coefficiente catastale dell’immobile (moltiplicatore) |
► per i terreni agricoli e per i terreni non coltivati NON ESENTI, dal reddito dominicale rivalutato del 25% e moltiplicato per un coefficiente definito moltiplicatore; (vedi paragrafo Moltiplicatore);
Rendita catastale x 1,25 (maggiorazione del 25%) x coefficiente catastale dell’immobile (moltiplicatore) |
► per i fabbricati classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti in catasto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, dal valore, al lordo delle quote di ammortamento, che risulta dalle scritture contabili, applicando per ciascun anno i coefficienti definiti dal MEF;
► per le aree fabbricabili, dal valore venale dell’area al 1^ gennaio dell’anno di riferimento.
160 | per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10 |
140 | per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5; |
80 | per i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/10 e D/5; |
65 | per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D, ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5; |
55 | per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1; |
135 | per i terreni (75 per terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola). |
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