Il Reg. UE 2021/240, adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea il 10 febbraio 2021, ha istituito il dispositivo per la ripresa e resilienza (RRF), vale a dire uno strumento di sostegno tecnico per gli Stati membri per la predisposizione di un piano finalizzato all’ attuazione delle riforme strutturali necessarie ad intraprendere - a livello nazionale - il percorso di sviluppo sostenibile e crescita basati sui pilastri fondamentali del dispositivo europeo, quali: transizione verde, transizione digitale, crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, coesione sociale e territoriale, salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, politiche per la prossima generazione, l’infanzia e i giovani.
L’epidemia Covid-19 ha, difatti, cambiato le prospettive economiche e sociali per gli anni avvenire, facendo emergere nell’Unione e nel mondo nuove priorità legate alla crisi ed incentrate, in particolare, sulla ripresa e resilienza.
Tali priorità hanno richiesto una risposta urgente e coordinata da parte dell’Unione per far fronte alle conseguenze economiche, sociali e sanitarie per gli Stati membri e per attenuare le ricadute sociali ed economiche.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il documento presentato dal Governo Italiano alla Commissione europea, in data 30 aprile 2021, per illustrare come il nostro paese intenda investire i fondi stanziati nell’ambito del programma Next Generation Eu (NGEU).
Il documento, approvato con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, come notificato all’Italia dal Segretario generale del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021, descrive i progetti che l’Italia intende realizzare grazie ai fondi comunitari e presenta un calendario di riforme collegate, finalizzate all’attuazione del Piano e alla modernizzazione del Paese e orientate a migliorare l’equità, l’efficienza e la competitività del Paese, favorendo l’attrazione degli investimenti e, in generale, la fiducia di cittadini e imprese.
Il piano agisce in un orizzonte temporale che si concluderà nel 2026 a fronte di una strategia che coinvolge le risorse del Next Generation EU, i finanziamenti della politica di coesione europea per il periodo 2021–2027, le risorse ordinarie del Bilancio dello Stato, nonché apposite risorse aggiuntive specificatamente dedicate a finanziare interventi complementari al PNRR, che integrano e completano la strategia definita nel Piano.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) contiene un pacchetto coerente di riforme strutturali e investimenti fondato su 3 assi strategici, condivisi a livello europeo, quali digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.
Le risorse provenienti dal Recovery and Resiliency Facility – RRF (dispositivo per la ripresa e resilienza) e Fondo Complementare sono divise in interventi programmati in n. 6 missioni rappresentate da:
1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;:
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;
3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
4. Istruzione e ricerca;
5. Coesione e Inclusione;
6. Salute
Le Regioni e gli Enti locali sono responsabili della realizzazione di una quota significativa degli investimenti previsti dal Piano, con riferimento alle diverse “missioni”, dalla digitalizzazione, alla transizione ecologica, all’inclusione e coesione e alla salute
Le amministrazioni territoriali concorrono, dunque, a realizzare il PNRR anche attraverso la diretta titolarità di specifiche progettualità (beneficiari/soggetti attuatori) e la loro concreta realizzazione, assumendo in tal caso la responsabilità della gestione dei singoli Progetti, sulla base degli specifici criteri e modalità stabiliti nei provvedimenti di assegnazione delle risorse adottati dalle Amministrazioni Centrali titolari degli interventi.
Nello specifico, in riferimento al quadro delle “missioni”, le aree d’azione, che vedranno come soggetti attuatori prevalentemente gli enti locali, si possono ricondurre, per sintesi, alla tutela e valorizzazione del patrimonio e del territorio, alle infrastrutture sociali e al rafforzamento dei servizi essenziali per la collettività, come di seguito declinate:
Missione 1 |
Missione 2 |
Missione 3 |
Missione 4 |
Missione 5 |
Missione 6 |
Digitalizzazione innovazione, competitività e cultura |
Rivoluzione verde e transizione ecologica |
Infrastrutture per una mobilità sostenibile |
Istruzione e ricerca |
Inclusione e coesione |
Salute |
M1C1 Digitalizzazione,innovazione e sicurezza nella PA |
M2C1 Agricoltura sostenibile ed economia circolare |
M3C1 Rete ferroviaria ad alta velocità/capacità e strade |
M4C1 Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università |
M5C1 Politiche per il lavoro |
M6C1 Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale |
M1C2 Digitalizzazione innovazione e competitività nel sistema produttivo |
M2C2 Transizione energetica e mobilità sostenibile |
M3C2 Intermodalità e logistica integrata |
M4C2 Dalla ricerca all’impresa |
M5C2 Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore |
M6C2 Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale |
M1C3 Turismo e cultura |
M2C3 Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici |
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M5C3 Interventi speciali per la coesione territoriale |
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M2C4 Tutela del territorio e della risorsa idrica |
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Documenti di approfondimento relativi al PNRR
https://www.italiadomani.gov.it/it/strumenti/documenti.html
Siti utili per monitorare lo stato di avanzamento del PNRR giorno per giorno:
https://italiadomani.gov.it/it/home.html
https://www.osservatoriorecovery.it/
https://padigitale2026.gov.it/
https://pnrrcomuni.fondazioneifel.it/bandi_public/Home/