Il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, ha nominato oggi assessore alle Politiche sociali Martino Rubino. Rubino era già stato assessore allo stesso ramo nei mesi scorsi ma, il 7 novembre del 2011, aveva rassegnato le dimissioni dall’incarico. “Sono costretto – aveva motivato il gesto -, in ossequio a quanto ha manifestato il capogruppo dell’Udc Franco Mastro, a dare le dimissioni dall’incarico assessorile rispettando il volere del partito. Pare che, senza un effettivo dialogo, i rapporti con questa maggioranza non siano più praticabili e le strade si devono dividere tra questa Pdl e l’Udc. Personalmente ho già manifestato una posizione diversificata, ma l’appartenenza e l’essere iscritto all’Udc mi impongono, oggi, di essere corretto nel rimettere il mandato ed è quello che faccio”.
Oggi il sindaco, nella breve cerimonia, tenutasi nel suo studio di Palazzo di Città, di accettazione della delega da parte del neo-assessore, ha voluto «ringraziare sinceramente il neo-assessore Rubino, ma anche l’assessore Gianluca Cisternino ed il consigliere comunale Damiano Ferrara perché, con coraggio, non sono sottostati ai diktat dell’Udc provinciale e regionale. Devo dire – ha aggiunto il sindaco Di Bari – che l’assessore Rubino mi è mancato in questi tre mesi in cui ho avocato a me la delega alle Politiche sociali; Rubino è uomo esperto e assai preparato nel settore, nonché validissimo collaboratore sempre impegnato seriamente nella gestione dell’assessorato. Basti pensare – ha concluso il sindaco – che già ora si è rimesso al lavoro nel suo ufficio qui a Palazzo di Città, subito dopo aver accettato la delega assessorile». Lo stesso Rubino ha voluto dichiarare che «riprendo il mio posto seguendo con coerenza il mio cammino politico-amministrativo, non comprendendo appieno le ragioni che hanno spinto i miei colleghi a fare una scelta diversa a sostegno del centrosinistra, dopo che, coerentemente, eravamo tutti al lavoro sulle linee programmatiche decise assieme al centrodestra nell’Amministrazione comunale guidata da Lello Di Bari».