"Spesso i progetti, anche i più buoni, che fanno i topi e fanno gli uomini, finiscono in niente, e in luogo della gioia, restano soltanto dolore e stenti - John Steinbeck, prese spunto dalla poesia di Robert Burns per raccontare il suo "Uomini e topi". Fin dall'inizio si convive con il presentimento del dramma e con un senso di tragedia inevitabile, dove il sogno portato avanti dai protagonisti è destinato a svanire, a restare un miraggio di libertà, un paradiso impossibile. George e Lennie, braccianti stagionali nella California della grande depressione, portano avanti con fierezza la loro inscindibile amicizia, che in un mondo di deprimenti solitudini costituisce una commovente eccezione.
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