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  foto 1

 

Il calzolaio Diomede Rosati lavora sull’uscio della sua bottega in corso Perrini ang. via Sibilio. A sinistra, l’amico carrettiere Francesco Pezzolla alias Quaglia Quàglie.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il rinomato calderaio Vito Olive, meglio conosciuto come Vetücce u Calläre, batte il rame davanti al suo laboratorio in via Taranto, oggi Nazionale dei trulli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Un giovane fabbro fasanese intento al suo lavoro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Un espertissimo maestro fesculäre (funaio).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il carradore Donato Fanizza (alias don Rocco) insieme a un piccolo apprendista fabbro, Donato Amati.

 

 

 

 

  foto 6

 

 

 

Pietro Amati alias Mèst Pite u Galettäre, stimato maestro mastellaio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

foto 7

 

 

Il maestro funaio Donato Musa dinanzi alla bottega in via Meucci. Era molto stimato dai suoi clienti per la qualità dei suoi manufatti.

 

 

 

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Manufatti dell’eccellente maestro carradore Ignazio Caramia, uomo eclettico e versatile, e della rinomata Ditta Angelo Lombardi.

 

 

 

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Il carradore Vito Fanizza (primo a sinistra) davanti alla pettìche (bottega) in via Taranto, oggi via Nazionale dei trulli, dopo il suo ritorno da Valona (Albania), dove aveva lavorato in una fabbrica di carri militari. I due operai che lo aiutano a sistemare le ruote di un traino sono Giuseppe Pagnelli e (a destra di spalle) e Angelo Ancona (chino al centro).

 

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Un artiere fasanese presente alla prima Mostra dell’Artigianato Fasanese, nel 1950.

 

 

 

 

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Una cucina economica realizzata dalla Ditta Natale Carparelli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Finimenti per la bardatura del cavallo del sellaio Giovanni Lippolis.

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

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La Ditta F. Legrottaglie Elettricità, presente alla 1ª Mostra Artigiana nel 1950.

 

 

 

 

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Tappeto creato dalle sorelle Palmina e Anna Ancona per la 1ª Mostra dell’Artigianato Fasanese .

 

 

 

 

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Stand di Mimì Schiavone, figlia del noto pittore fasanese Ferdinando Schiavone.

 

 

 

 

Le foto e le didascalie sono tratte dal volume di Palmina Cannone Raccontando Fasano. Artigianato Personaggi Tradizioni, Schena Editore, 1998, e ne è vietata la riproduzione

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